- Pubblicata il 20/08/2015
- Autore: Anna
- Categoria: Racconti erotici prima volta
- Pubblicata il 20/08/2015
- Autore: Anna
- Categoria: Racconti erotici prima volta
Verginità Addio ( 3°e ultima Parte ) - Lazio Trasgressiva
Omar era uscito di mattina presto per andare al lavoro e tornò verso mezzogiorno per il pranzo,
Nel pomeriggio e riuscito per andare a comprare delle cose perché doveva fare dei lavori nel bagno.
Mia cugina mi prese per mano e mi portò in camera sua, prese dall'armadio la scatola segreta e mi disse:
"Quale vuoi che te lo regalo come promesso?", ed io:
"Posso prenderne due?quello che è già in camera mia e questo nero?"
dissi, e lei di rimando:
"Ti è proprio piaciuto il suo cazzo non è vero?",
ed io timidamente annuivo e sentivo il suo cazzo ancora in gola perché le mascelle erano ancora doloranti, lei disse:
"Va bene mi dispiace un po' dartelo perché è il più grande e più grosso di tutti quelli che ho ma se ti piace tanto eccolo"
e me lo diede e poi disse:
"Sei stata brava ieri sera ma davvero non l'avevi mai preso in bocca?" ed io:
"No no era la prima volta", e lei:
"Sei stata incredibile una cosa mai vista Omar era sorpreso che ci fossi riuscita era tanto che lo voleva e invece tu ci sei riuscita a farlo per me, senza saperlo mi hai levato un grosso peso, per una donna è importante soddisfare il proprio uomo e tu ci sei riuscita con il mio",
aveva gli ochi lucidi di commozione quando me lo disse ed io non capii il perché.
Corsi in camera mia e lo nascosi insieme all'altro, per tutto il pomeriggio aspettavo il momento opportuno per andare in camera mia, volevo giocare un po con quei giocattoli nuovi , mi sembrava di essere una bambina in attesa di aprire i regali di natale e non vedevo l'ora che questo avvenisse.
Venne la sera e l'attesa era insopportabile, non vedevo l'ora, già pregustavo come sarebbe andata la serata.
Chiesi a mia cugina se poteva preparare il bagno come l'altra sera con gli stessi oli e lei acconsenti, ero felice.
Andai nella mia stanza, mi spogliai tutta nuda, presi il giocattolino nero ed era diverso dall'altro, la forma era quella ma questo era più lungo penso sui 30 cm. e anche un po' più grosso, come una bottiglietta da mezzo litro pressapoco, un vero portento, la mia mano non riusciva a prenderlo nella sua circonferenza ed aveva molte più grosse venature; sotto aveva una ventosa in cui lo si poteva appendere dove si voleva,ero felice e bagnata all'idea di averli tutti e due per me ed erano miei, era il più bel regalo che mi potesse capitare e sinceramente, come disse mia cugina, ci assomigliava a quello di Omar perché era nero, ma era anche più lungo di quello di Omar, anche se Omar aveva un bella misura, questo era decisamente più lungo di circa 5-6 centimetri, solo che questo era finto.
Uscii con l'accappatoio avvolto e mi diressi in bagno.
Omar aveva installato le tendine e quindi le chiusi come se mi appartassi , ma non era un'unica tenda ma due, se tiravo al centro si apriva da un lato e se chiudevo da un lato si apriva in centro , optai per lasciarla aperta da un lato, quel lato dava sul gabinetto e solo chi si sedeva poteva guardare dentro, per cui l'unica che poteva farlo era mia cugina e dissi tra me e me che era molto meglio così, se mia cugina entrava poteva rispettare la mia privacy e quello che è successo la prima sera forse non capitava, anche se mi è piaciuto e ho goduto tantissimo.
Scesi nell'acqua, era un po' più calda rispetto all'altra sera e così entrai dolcemente, l'olio che mia cugina aveva messo era più abbondante e il profumo era intenso, inebriante, mi calai tutta dentro, l'acqua lambiva il mio seno e i capezzoli erano diventati turgidi dall'eccitazione, presi il Dildo nero e me lo strofinai in tutto il corpo anche questo vibrava ma non come l'altro sembrava che avesse un meccanismo che lo faceva andare su e giù, si allungava e si accorciava,si allungava e si accorciava come uno stantuffo, più giravo più il movimento si faceva più forte, per fortuna pensai è silenzioso con tutto quell'andirivieni e sorrisi, il clitoride era rigonfio per l'effetto dell'acqua calda e quasi lo vedevo da distesa da quanto era turgido, mi passai il Dildo sul seno e me lo sfregai addosso, in mezzo nell'incavo, con il seno l'avevo circondato e cercavo di prenderlo con la lingua, era facile perché lo spingevo da sotto e lui mi scivolava dolcemente in bocca, cominciavo a bagnarmi, lo sentivo perché sembrava che mi stessi svuotando a piccole dosi, poi me lo passai sull'ombelico e poi lo misi in piedi nel mezzo della vasca con la sua ventosa, fuoriusciva solo la cappella dall'acqua grossa e nera e mi distesi con quell'affare in mezzo alle cosce;
non potevo scivolare in avanti, perché era come un palo che fermava la mia corsa, me lo misi a cavallo, lo sentivo che faceva pressione sulla fica e con un movimento quasi a volerlo masturbare, sentii le grandi e piccole labbra schiudersi e avvolgerlo, misi in moto il meccanismo e lo sentii pulsare accostato alla fica ho avuto un orgasmo intenso nel fare quella cosa anche perché chiudendo gli occhi avevo sempre davanti a me il ricordo del cazzo di Omar e questo mi eccitava ancora di più, ero intenzionata a provare l'esperienza dell'altra sera e presi l'altro più piccolo rosa, lo volevo usare più dolcemente e non in maniera brutale, ma appena lo accostavo vicino al buchetto, questo era diventato impenetrabile, provai ad entrare con un dito oliato dall'acqua ma mi faceva male e lasciai perdere.
Mi misi a carponi e presi in bocca quello nero stavo provando a fare un pompino subacqueo, mi alzavo solo per respirare e poi giù di nuovo, che meraviglia, in quel mentre sentii bussare alla porta e una voce che mi diceva:
"Anna hai chiuso le tendine"ed io:
" Sì" .
Sentii la porta aprirsi e richiudersi subito dopo, qualcuno era entrato in bagno vedevo l'ombra attraverso le tendine che si avvicinavano al bordo, mi misi a gattoni sollevandomi dal Dildo che era rimasto attaccato sul fondo e non voleva staccarsi dalla sua ventosa, sentivo la punta della sua cappella che mi toccava il pancino all'altezza dell'ombelico, mi sentivo eccitata e cercavo di arcare la schiena cosi da alzare le mie parti intime verso l'alto per lasciare spazio tra me e il coso nero affinché si piegasse;
era ancora acceso e sentivo quel meccanismo andare su e giù , mi aspettavo di vedere il viso di mia cugina e con sorpresa vidi un cazzo enorme e nero, quasi a penzoloni e un getto d'acqua che usciva dal davanti.
Non era mia cugina, era Omar che stava usando la toilette, sentivo la fica che si bagnava e me la stavo toccando al solo sguardo di quel coso nero, lo avevo anche a pochi centimetri da me mi fece avere un fremito che cercai di avvicinarmi di più, verso quello spettacolo della natura senza farmi notare, ma credo che lui sapeva che lo stavo guardando, perché si spinse sempre più in avanti verso la fine delle tendine mostrandomi le palle gonfie e rugose, con una mano le teneva su e con l'altra si teneva il cazzo e pisciava, sentii che stavo venendo di nuovo e feci in modo di rimettermi a cavallo come prima immaginandomi che fosse quello che stavo guardando , lui smise e lo sgrollò un poco, le gocce si espanderono di qua e di là , non era più a penzoloni ma si stava intostando sempre di più , forse anche lui era eccitato del fatto che sapeva che lo guardavo poi lo prese in mano e lo scappella vidi la sottile pelle nera che copriva il glande spingersi all'indietro, la pelle sottostante si scopriva lasciando la cappella nuda, senza pelle intorno sembrava che ne avesse due, una sopra e una sotto, ogni volta che andava giù mi bagnavo, sembravamo in sincronia uno spettacolo da levar il fiato.
Io intanto mi ero avvicinata ancora di più, mi sembrava di essere sempre lontana e volevo vederlo meglio.
Il cazzo finto intanto continuava a pulsare, sentivo la punta vicino alla fica, da tanto che mi ero spinta in avanti e mi piaceva un sacco che mi solleticava proprio lì, poi ad Omar non so che gli è preso, in preda ad un raptus credo, spalanco le tendine e disse:
"Se proprio ti piace?"
"" ECCOLO""
Dallo spavento, mi buttai all'indietro di colpo cercando di aggrapparmi alle tendine che strappai dal binario che le sorreggevano andandomi a sedere sui talloni , il cazzo nero sotto mi spalanco la fica e senza freni e in un colpo netto e preciso, mi entrò per tre quarti dentro il resto era tra la ventosa e i miei piedi.
Sentii un dolore lancinante e gridai,AAAAAAHHHHHHH .
Mia cugina busso alla porta perché era chiusa a chiave dall'interno per sapere cosa fosse successo.
Omar si rimise i pantaloni e usci in tutta fretta dicendo:
"Si è strappata una tendina e si è presa uno spavento"
Mia cugina è entrata e mi chiese spiegazioni anche a me e io gli dissi che era andata proprio così, che mi ero aggrappata alle tendine per spostarmi nella vasca e le ho tirate facendole cadere, vedendo Omar mi sono spaventata e così ho gridato.
Dopo la spiegazione esauriente che ricevette da entrambi uscì e intanto un rivolo di sangue usciva da sotto, cercavo con le mani di nasconderlo sbattendo le mani nell'acqua.
Intanto quello stava ancora stantuffando dentro di me e il dolore iniziale della penetrazione era scomparso quasi subito e ora provavo piacere più intenso di quello dell'altra volta a stento riuscivo a trattenermi dal mugolare di piacere.
Vedevo nel pancino un rigonfiamento che pulsava , era lui in con la sua lunghezza, le pareti della fica erano piene avvolte su di esso circondandolo, le sentivo bruciare di piacere, brividi freddi e poi caldi mi pervasero tutto il corpo, ebbi un orgasmo intenso e lungo mi sentivo svenire il cazzo aveva chiuso tutte le vie di fuga della mia fica da quanto era grosso, il sangue non c'era più, c'era solo piacere intenso, vedevo la fica spalancata attraverso il lucido delle pareti bianche della vasca e il clitoride era teso e turgido, il cazzo finto la nascondeva dove c'era una volta la mia fica, ora c'era un palo enorme e nero conficcato al suo interno.
Le ginocchia cominciavano a farmi male e i piedi non li sentivo più.
Cercai di rialzarmi sentivo le pareti della fica che scivolarono su quel coso duro e le increspature delle vene finte mi davano piaceri intensi ero confusa, persa, oh dio, non sapevo che mi avrebbe dato tutte queste sensazioni prenderlo lì, quando l'ho sfilato tutto alzandomi sulle ginocchia un rivolo di sangue misto al mio umore mi scese sulle cosce con una mano me la toccai era così calda e pulsava facendo delle piccole bolle d'acqua e del mio piacere.
Era rimasta aperta ci misi dentro un dito fino in fondo e non mi faceva male come prima anzi mi sentivo bene, poi due e tre, potevo infilarci una mano da quanto si era allargata, ma scartai l'idea di provare ho avuto abbastanza per questa sera pensai.
Il cazzo era ancora attaccato alla vasca e si ergeva ancora con la punta fuori dall'acqua, me lo rimisi a contatto con la fica pulsante e calda e mi massaggiavo il clitoride con il suo movimento saliscendi, mi fece avere orgasmi ulteriori intensi lunghi, quando ad un tratto;
mia cugina irruppe in bagno di colpo per domandare come stavo dallo spavento di prima,
che io mi risiedetti di colpo, preciso, netto, inesorabile, di nuovo dentro, penetrata, sventrata, implacabilmente mi ritrovai di nuovo quel coso dentro.
Mi provocò un orgasmo più intenso di quello di prima che la mia bocca non resistette e un grido di piacere risuonava in tutta la stanza
OOOOOOHHHHHHHHHHH
cercai di chiuderla subito e ne usci un'altro
MMMMMMMMMMMMMHHHHHHHHHH
Lei chiuse la porta a chiave dietro di se e mi chiese:
"Che cos'hai?"
avvicinandosi alla vasca ed io:
"Nnnnien_te nnnnient_e"
lo dissi a singhiozzo con voce roca e languida ero in pieno orgasmo non sapevo neanche come ho fatto a pronunciarle.
"Alzati un po'"
mi disse in forma autoritaria al che mi alzai lentamente mi misi in ginocchio e lei:
" Più Su".
Allora con una gamba cercai di alzarmi anche in quella posizione ebbi un orgasmo, una gamba su e una giù e il cazzo in fica di traverso che mi faceva impazzire,cercavo di coprirmi con le mani per quanto potessi farlo ma non potevo più di tanto il clitoride gonfio si ergeva dritto come un piccolo pene e non mi lasciava avvicinare, quando lo toccavo sfiorandolo, cadevo all'ingiù piegandomi in avanti e sentivo il cazzo che mi entrava dentro ancora di più, riuscii a sollevare anche l'altra gamba, il cazzo attaccato al fondo vasca e dentro in fica non mi permetteva di cadere, ne in avanti ne indietro e non volevo che lei lo scoprisse, e lei:
"Alzati Dai su, che ti asciugo"
Allora mi alzai piano piano mi usciva dalla fica lentamente lentamente ed io continuavo a provare piacere mentre usciva perché pulsava ancora, quando fui a metà percorso si stacco dalla vasca dalla ventosa e mi alzai in piedi per un effetto contrario alla sua direzione si spinse in avanti e il mio bacino lo seguì, per effetto d'inerzia sollevai il pube in alto e le mie gambe si aprirono al suo passaggio facendomi cadere all'indietro, alzai le mani e le misi dietro come per istinto dalle numerose lezioni di danza che i miei mi fecero fare assunsi la posizione a ponte, il bacino in fuori le gambe semi aperte e la fica spalancata con quel coso nero lasciandogli vedere chiaramente cosa succedeva.
Ma non è uscito come l'altro di botto, restava fermo mezzo dentro e mezzo fuori con il suo movimento su e giù su e giù.
Lei fece una faccia stupita, sorpresa e meravigliata nello stesso momento di vederlo lì, semi impiantato dentro la mia fica in quella posizione a ponte quello nero , quello grande e mi disse:
"Ma da quando non sei più vergine?"ed io:
"Da questa sera" dissi singhiozzando con la testa rivolta all'indietro verso il bordo della vasca rimanendo in posizione a ponte con un po' di vergogna misi in evidenza anche l'altro giocattolo che galleggiava sotto di me.
" Ah siì"
disse in modo sarcastico e....:
"Allora... TIENI"
Lo prese da dietro con tutte e due le mani e con tutta la forza che aveva e me lo spinse tutto dentro fino alla fine, sentivo la ventosa che mi toccava il clitoride.
Io non c'ho capito più niente, il piacere era ora più intenso e travolgente che mai, il suo gesto inaspettato e inaspettata la reazione mi sentii svuotare e le gambe non mi reggevano più.
Mi sentii svenire, mi aggrappai alle tende rimaste per rimettermi in piedi ma la spinta ed io con quella posizione me lo sentivo che mi arrivava in gola,e le strappai, non sapevo dove mi potevo aggrappare dal piacere e dagli orgasmi che avevo in quell'istante, piegai le gambe e le ginocchia si toccarono, cercai di sedermi per sfuggire a quell'inferno di piacere e mi girai quasi a voler nascondermi;
mi misi a pecorina di lato, di traverso alla lunghezza della vasca con il culo verso di lei, ma non riuscivo a farle mollare la presa, anzi sembrava che la vista del mio culetto la eccitava ancora di più che lo prese a schiaffi, sentivo le natiche che mi bruciavano era come se mi dovesse punire per qualcosa per quanta furia e forza ci metteva a sculacciarmi.
Il cazzo in fica mi faceva impazzire, poi mi leccò il buchetto del culo e sentii un'altra sensazione più intensa , un piacere di sollievo che mi passò subito perché dal piacere della leccatina sentii un dolore misto a piacere e mi infilò di un sol colpo anche l'altro rosa, che mi entrò senza fatica oliato dall'acqua in culo, li sentivo li sentivo che si toccavano dentro di me, piangevo dal godimento e me li sentivo sempre più dentro, mi contorcevo, mi piegavo in avanti e il culetto si alzava più in alto lo feci senza accorgermi e lei credo non gli sembro vero di vederlo così vicino vicino, ero piegata in avanti come il gatto che si distende a mano aperta mi diede un colpo deciso e violento e me lo spinse più in profondità, dal piacere dolore e piacere allargai le gambe, la fica sembrava che si squarciasse da un momento all'altro, mi girai ancora a pancia in su ero semi sommersa, le mie gambe prima piegate in avanti con le ginocchia che mi toccavano il seno le distesi di colpo, uscirono di traverso dalla vasca ,scivolai in avanti e il cazzo in culo andò a toccare le pareti della vasca che si infilò ancora di più lo sentivo ancora più dentro.
Le pieghe delle ginocchia andavano ad agganciarsi al bordo della vasca con i piedi a penzoloni e il cazzo nero dentro la fica spalancata in bella mostra davanti a mia cugina che continuava a spingerlo dentro e lo faceva a colpetti piccoli e continui come se lo volesse incastrare.
L'altro era appoggiato alla rotondità del bordo sottostante ed entrava e usciva ad ogni colpo che mia cugina faceva con quello nella fica,quello rosa faceva lo stesso nel di dietro usciva ed entrava, non potevo liberarmene.
Non avevo nessun appoggio con le gambe spalancate che scuotevano l'aria di fuori.
Mi contorcevo a destra e sinistra come una che ha le convulsioni scivolavo nell'acqua oliata e profumata, le mani non riuscivano ad aggrapparsi a niente, allora mi presi il seno e lo strizzai mi strinsi i capezzoli fino a farmi male una sensazione intensa indescrivibile mi svuotava l'anima, il mio corpo era in balia della mia passione, cercavo di alzarmi ma quello che riuscivo a sollevare era solo il bacino dando più forza a mia cugina a volermelo far sparire tutto dentro, non ne potevo più dall'intensità dei miei orgasmi e mugolavo di piacere;
quando finalmente sentii bussare alla porta,
speravo che la situazione si sarebbe allentata, ero sfinita non ne potevo più troppa eccitazione troppi orgasmi il mio corpo era devastato.
Omar bussava con forza sulla porta e dicendo che si stava preoccupando perché mi sentiva gridare e ansimare profondamente.
In quell'istante mia cugina mollò la presa per fortuna mia ed io riuscii a sfilarmeli tutti e due e a nasconderli alla sua vista.
La mia fica era rosso fuoco quasi il colore dei miei capelli, le grandi labbra erano aperte al massimo e le piccole le sormontavano, vedevo il mio umore uscire denso come fosse miele, non l'avevo mai vista così ma non mi faceva male per fortuna.
Allora mia cugina gridò a Omar:
"Abbiamo finito fra un po' usciamo"
Mi rialzai in piedi, la mia fica sembrava che tornasse alla normalità e così fece, ora era semi aperta pulsava e spruzzava ancora quando lei si avvicinò di nuovo;
mi mise un dito sul per il mio culetto ancora aperto e dilatato, poi mi prese la fica me la aprì dolcemente scostando le piccole labbra mi passo la sua lingua su di essa e sul clitoride gonfio.
Io da quel gesto gentile e inatteso presi la sua testa con forza quasi fosse una vendetta, inarcai la schiena affondandogli la faccia sulla mia fica pulsante volevo soffocarla della mia intimità, ma sentivo la lingua di lei penetrarmi dentro e la roteava come se stesse cercando qualcosa, gli bagnai il viso del mio piacere, lei si lecco le labbra alzando lo sguardo su di me e mi fece l'occhiolino,e mi disse quasi sussurrando non so come hai fatto, ma io non sono mai riuscita a mettermelo dentro tutto, solo un quarto della sua lunghezza.
Non so se mi dovevo ritenere lusingata o no, fatto sta, che me l'ero preso tutto dentro e mi è piaciuto un sacco e mi disse:
"Questo segreto resterà fra noi due".
Aprì la porta e uscì.
Io presi l'accappatoio e notai vicino al bordo dove c'era lei una macchia densa e abbondante, non sembrava l'acqua della vasca, mi avvicinai incuriosita e ci passai la mano per sapere che cos'era ,in quel mentre che mi chinavo la mia mano era su di essa aperta in quel liquido misterioso. mia cugina apri la porta e mise la testa dentro e mi vide farlo , lei con un sorriso mi disse sussurrandomi:
"Quello è mio".
Poi a voce un po' più alta disse:
"Pulisci la vasca prima di uscire", per non insospettire Omar;
io arrossata per la situazione gli dissi:
"Va bene"
E lo facevo succhiandomi le dita una per una senza accorgermene, era l'umore di mia cugina quello che leccavo ed era buono fruttato , uscii subito dopo, sfinita e appagata,
Che estate intensa che sto vivendo pensai, ora che sono libera dalla verginità chissà quante altre avventure mi attendono.
Tra me e mia cugina è nato un legame e un'intesa molto forte chissà che avventure nuove potremmo fare insieme e poi pensai l'Estate è appena cominciata ed è cominciata alla grande sono impaziente di sapere come andrà a finire.
e a letto mi addormentai in un sonno profondo,liberatorio,stanca del mio piacere.
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